
Anoressia Nervosa: diagnosi, cause e trattamento
La diagnosi di Anoressia Nervosa è caratterizzata da una restrizione dell’apporto energetico rispetto al reale fabbisogno del soggetto e da una significativa riduzione di peso. Questi pazienti mostrano un’intensa paura di aumentare il proprio peso corporeo o di ingrassare, e questo talvolta li spinge a mettere in atto comportamenti specifici volti a limitare l’aumento di peso.
- Comportamenti di eliminazione o purgativi: vomito, diuretici, lassativi,…
- Comportamenti non purgativi: restrizione alimentari, eccessivo esercizio fisico,…
Tali azioni sono associate ad un’alterazione della percezione della propria forma o peso corporeo, e vi è mancato riconoscimento della gravità attuale del disturbo. L’ossessione del fisico e la necessità di abbassare l’asticella della bilancia li porta a non rendersi conto della reale condizione in cui sono immersi.
Per valutare la riduzione di peso è necessario individuare l’indice di massa corporea (IMC), che viene calcolato dividendo il peso corporeo (kg) per la statura (metri) al quadrato. In questo modo si definirà la gravità del disturbo:
- IMC: lieve > 17.5
- IMC: moderato 16-17
- IMC: grave 15-16
- IMC: estrema < 15
Parallelamente, è necessario individuare il sottotipo dell’Anoressia Nervosa. Si tratterà infatti di anoressia con sottotipo restrittivo, se si riscontra solo riduzione dell’alimentazione, mentre anoressia con sottotipo bulimico purgativo, se il soggetto mette in atto abbuffate e condotte di eliminazione.
Caratteristiche del disturbo
Il contesto e i rigidi canoni sociali, gli stili educativi familiari, credenze individuali ed altri fattori, possono spingere il soggetto a mostrare attenzione verso la propria forma e peso corporeo. La messa in atto di azioni che consentono di controllare il peso comportano, in un primo momento, benessere fisico e psicologico. Con il tempo però la rigidità della dieta e dei comportamenti messi in atto, aumentano il terrore di ingrassare e la convinzione di essere obesi. Questo innesca un circolo vizioso che porta il soggetto ad associare le condotte restrittive con la stima di sé stessi. Per tali motivi la rigidità del comportamento verso il cibo è strettamente associata al modo in cui essi si percepiscono.
L’Anoressia Nervosa ha insorgenza nell’adolescenza e nei giovani adulti, anche se si riscontra una riduzione dell’età d’esordio. Spesso il disturbo è innescato da un evento stressante e la maggior parte delle persone con Anoressia Nervosa sperimenta la remissione entro 5 anni dalla diagnosi. Il tasso di mortalità è di circa il 5% e le cause di morte sono spesso legate a complicazioni mediche associate al disturbo o al suicidio.
Complicazioni mediche
Questo disturbo spesso provoca condizioni mediche significative e pericolose per la propria vita. La compromissione nutrizionale di questo disturbo infatti può comportare:
- Secchezza della pelle, sottile peluria, unghie e capelli fragili, colorito giallo nella pianta di mani e piedi (accumulo di carotene presente nelle carote che questi pazienti tendono a mangiare molto)
- Disturbi gastroenterici: ritardo nello svuotamento gastrico, stitichezza, problemi epatici
- Disturbi cardiovascolari: riduzione della frequenza cardiaca e ipotensione
- Disturbi ematici: anemia, riduzione delle difese immunitarie e piastrine
- Problemi nella locomozione: riduzione della massa muscolare e fragilità ossea
- Riduzione dell’attività tiroidea per risparmiare energia
- Riduzione o mancanza del menarca
Sebbene in alcune condizioni tali complicazioni mediche siano reversibili con il riassorbimento nutrizionale, l’Anoressia Nervosa comporta problematiche fisiologiche spesso non completamente reversibili e che tendono a perdurare per tutto il corso della vita, come per esempio la fragilità ossea.
Complicanze psicologiche
L’Anoressia Nervosa è spesso associata ad altri disturbi psicopatologici. Questi pazienti possono infatti mostrare sintomi ansiosi e depressivi come umore depresso, ritiro sociale, irritabilità, insonnia e riduzione della libido. A queste si associano caratteristiche ossessivo-compulsive tipiche del disturbo, che si osservano in una eccessiva preoccupazione per il cibo (ossessioni) e la messa in atto di comportamenti per neutralizzarle (compulsioni). Si riscontrano inoltre:
- Sentimenti di inefficacia
- Desiderio di controllare il proprio ambiente
- Pensiero rigido e inflessibile
- Riduzione delle espressioni facciali
- Abuso di alcol e droghe
- Impulsività
Trattamento
Il trattamento per l’Anoressia Nervosa verte su un approccio multidisciplinare e multifattoriale. È infatti necessario valutare la gravità del disturbo, l’espressione sintomatologica, l’insight del paziente ed un’accurata anamnesi familiare. Dopo aver acquisito un quadro completo, si potrà procedere con l’ospedalizzazione o un percorso a domicilio. Sarà opportuno valutare interventi farmacologici, affiancati da un percorso psicoterapico. Si consiglia inoltre ai familiari dei pazienti di intraprendere sedute di psicoeducazione e/o sostegno psicologico per una comprensione accurata del disturbo e per l’acquisizione di maggiori competenze nella gestione di esso.
Bibliografia
American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.
Fairburn et al, Behavior Research and Therapy 2003; 41: 509-528
Liliana Dell’Osso,Antonio Vita,Armida Mucci (2018). Manuale di clinica e riabilitazione psichiatrica. Dalle conoscenze teoriche alla pratica dei servizi di salute mentale. Vol. 1: Psichiatria clinica. Giovanni Fioriti Editore. EAN: 9788898991792
Dott. Davide Bertelloni
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