
Bulimia Nervosa: diagnosi, cause e trattamento
La Bulimia nervosa è caratterizzata da ricorrenti abbuffate (almeno una alla settimana per 3 mesi), le quali sono determinate dall’assunzione di grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, accompagnate dalla sensazione di perdere il controllo durante l’episodio. Parallelamente, questi pazienti mettono in atto comportamenti compensatori inappropriati e ricorrenti con il fine di non aumentare di peso.
- Comportamenti di eliminazione o purgativi: vomito, diuretici, lassativi,
- Comportamenti non purgativi: restrizione alimentari, eccessivo esercizio fisico,…
L’autovalutazione è fortemente influenzata dalla forma del corpo e dal peso. Inoltre, è importante valutare la riduzione del peso che se inferiore ai limi stabiliti la diagnosi verterà sul disturbo da Anoressia Nervosa. Per valutare la riduzione di peso è necessario individuare l’indice di massa corporea IMC, che viene calcolato dividendo il peso corporeo (kg) per la statura (metri) al quadrato. I parametri da tenere in considerazione sono:
- IMC: lieve > 17.5
- IMC: moderato 16-17
- IMC: grave 15-16
- IMC: estrema < 15
Caratteristiche del disturbo
Gli individui con Bulimia Nervosa generalmente risultano in normopeso o sovrappeso. Sebbene essi attuino abbuffate, tipicamente tendono a limitare il loro consumo calorico totale scegliendo cibi e diete ipocaloriche. A causa del protrarsi delle restrizioni si possono riscontrare disturbi come:
- Mancato menarca o amenorrea
- Disturbi gastroenterinali: erosione smalto dei denti, carie, gengiviti, ipertrofia ghiandole salivari, esofagite da reflusso, atonia…
- Ipopotassiemia
- Disturbi elettrolitici
- Disturbi cardiaci
- Alcalosi metabolica: causata dalla perdita di acido gastrico dovuta al vomito autoindotto
- Acidosi metabolica: diarrea o disidratazione attraverso l’abuso di lassativi e diuretici
- Miopatie cardiache e scheletriche: dovute all’uso ripetuto di sciroppo di ipecac usato per indurre il vomito
- Segno di russell: callosità con iperpigmentazione a livello delle articolazioni metacarpofalangee ed è legato allo sfregamento contro il palato per indurre il vomito
Esordio e decorso del disturbo
La Bulimia Nervosa ha inizio solitamente nell’adolescenza e nel giovane adulto. Al suo esordio si riscontrano tentativi di diete o eventi stressanti. Il decorso può essere cronico o intermittente, con periodi di remissione alternati a ricorrenze di abbuffate. Importante sottolineare la mortalità, con un tasso che si aggira intorno al 2%.
Comorbidità e trattamento
La Bulimia Nervosa riporta alti livelli di comorbidità. Questi soggetti hanno molteplici sintomatologie cosi come: sintomi depressivi, disturbi bipolari, sintomi d’ansia e uso di sostanze (alcol e stimolanti sono assunti dal 30% di questi pazienti). Spesso si riscontrano anche disturbi di personalità, il più frequente è il disturbo borderline.
Il trattamento dovrà quindi considerare la gravità del disturbo, l’espressione sintomatologica e l’insight del paziente. In seguito alla valutazione di comorbidità e anamnesi familiare, si procederà con la costruzione di un intervento personalizzato e individualizzato. È fondamentale la sinergia multidisciplinare tra psichiatri e psicologi, con percorsi su più livelli: farmacologico, psicoeducativo e psicoterapico.
Bibliografia
American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.
Liliana Dell’Osso,Antonio Vita,Armida Mucci (2018). Manuale di clinica e riabilitazione psichiatrica. Dalle conoscenze teoriche alla pratica dei servizi di salute mentale. Vol. 1: Psichiatria clinica. Giovanni Fioriti Editore. EAN: 9788898991792
Dott. Davide Bertelloni
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