
Come si generano le emozioni e quali aree del cervello sono interessate?
Quando si parla di generazione delle emozioni si indica quel processo che caratterizza le fasi iniziali dell’emozione, fino alla sua elaborazione ed espressione. Secondo il modello modale di generazione delle emozioni proposto da James J. Gross, questo processo, dinamico e flessibile, è composto da quattro importanti passaggi:
- Situazione: in un primo momento vi è la percezione dello stimolo, che sia esso un segnale proveniente dall’esterno (come per esempio un’espressione facciale) o dall’interno (come pensieri e sentimenti);
- Attenzione: il soggetto quindi presta attenzione allo stimolo e alla sua salienza;
- Appraisal: ciò che si presenta all’attenzione viene valutato tramite processi cognitivi, o meglio di Appraisal. In questo modo l’individuo dà significato allo stimolo in base ai propri desideri, credenze, scopi e obiettivi;
- Risposta: infine la valutazione cognitiva troverà una risposta. Questa sarà caratterizzata da tre fattori: il cambiamento dell’esperienza soggettiva, l’attivazione fisiologica autonomia e il comportamento espressivo-emotivo.
Una delle principali caratteristiche di questo modello è che esso può essere rappresentato in modo ciclico. È infatti evidente che la risposta del soggetto ha un’azione sull’ambiente circostante che a sua volta produce un feedback. Sarà proprio quest’ultimo che influenzerà il contesto/situazione e quindi la regolazione delle emozioni successive.
Le aree cerebrali della generazione delle emozioni
A questo punto, avendo definito cosa s’intende per generazione delle emozioni, andiamo a vedere quali sono le aree neurali ad essa sottese. Ma prima di fare questo è necessario apportare un’importante distinzione. Il processo di generazione delle emozioni può infatti essere attivato tramite due modalità differenti: la generazione di risposte emotive indotte da stimoli esterni (bottom-up) e la generazione di emozioni innescate da processi cognitivi (top-down). Studi empirici hanno dimostrato come questi due processi sono caratterizzati da meccanismi cognitivi e sistemi neurali differenti.
Generazione delle emozioni bottom-up
I processi di Generazione delle emozioni di tipo bottom-up rappresentano quell’insieme di variazioni fisiologiche attivate dalla presentazione di uno stimolo esterno saliente. Per fare un esempio, un’emozione di paura innescata dalla presentazione di stimoli quali volti umani che incutono terrore, ma anche serpenti e ragni, etc., attiva processi di risposta bottom-up e azioni/reazioni rapide e immediate.
Studi di neuroimaging mostrano che la generazione dell’emozione bottom-up comporta l’attivazione di regioni cerebrali come l’amigdala, una struttura sottocorticale importante per l’apprendimento emotivo e l’elaborazione di informazioni emotive. Quest’area risulta inoltre attivarsi anche in seguito alla somministrazione di stimoli percettivi inconsci, ossia che non raggiungono la consapevolezza cosciente. Per questi motivi processi di generazione emotiva bottom-up possono essere innescati anche da stimolazioni subliminali.
Generazione delle emozioni top-down
I processi di Generazione delle emozioni di tipo top-down si riferiscono all’elicitazione dell’emozione innescata a seguito di meccanismi cognitivi volti alla valutazione della rilevanza della situazione e agli obiettivi di un individuo. Per fare un esempio, un’emozione di paura può essere innescata da pensieri causati in seguito alla ricezione di una chiamata o di una e-mail da parte del proprio datore di lavoro in merito ad un’ipotetica sospensione del rapporto lavorativo. È proprio l’attivazione di questi sistemi che consente al nostro organismo di rispondere in modo flessibile ad esigenze mentali interne, permettendoci di modulare e adattare le nostre risposte emotive agli stimoli esterni.
Studi di risonanza magnetica funzionale (fMRI) hanno definito che i processi di generazione delle emozioni top-down comportano l’attivazione della corteccia prefrontale orbitale, ventro-mediale e dorso-mediale. Queste aree cerebrali si attivano anche durante compiti di controllo cognitivo e nell’associazione dello stimolo emotivo e della risposta emotiva con processi di ragionamento e di spostamento dell’attenzione. Parallelamente, altri studi hanno evidenziato che altre regioni come l’amigdala si attivano in seguito all’elaborazione cosciente di stimoli interni ed esterni.
Individualità della risposta emotiva
Quanto definito sopra dimostra l’importanza di regioni frontali e dell’amigdala nel processo di generazione delle emozioni. Tuttavia, è necessario sottolineare che anche altre aree cerebrali giocano un ruolo importante, anche se secondario, in questo processo, e che molteplici variabili intervengono nel rendere unica la generazione emotiva. Variabili individuali come predisposizioni genetiche, caratteristiche soggettive (età, genere, livello socioeconomico e istruzione), esperienze di vita, ecc., ma anche altri fattori come ricompense esterne, motivazione e perseguimento di valori fondamentali per l’individuo.
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Dott. Davide Bertelloni
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