
Cosa è l’Assessment psicologico: l’impiego della Cognitive Behavioural Assessment 2.0 (CBA) in ambito clinico
Quando si parla di Assessment psicologico ci si riferisce a un’ampia valutazione del caso che lo psicologo effettua durante la pratica clinica. Essa consente di raccogliere informazioni con lo scopo d’identificare le più appropriate modalità d’intervento in modo da far fronte alle problematiche riscontrate. Per fare questo è necessario muoversi all’interno di uno spazio multidimensionale, dove vengono prese in considerazione caratteristiche cognitivo-verbali, motorie e psicofisiologiche.
Secondo l’approccio cognitivo-comportamentale, tale valutazione deve essere effettuata acquisendo informazioni da fonti diverse come: l’osservazione del comportamento; le parole del soggetto; l’andamento di parametri fisiologici (es. battito cardiaco e frequenza respiratoria); valutazione delle principali dimensioni psicologiche tramite test specifici. Si indaga quindi la storia della persona, il suo problema, le ricadute,…
Per una maggior comprensione del concetto di Assessment psicologico, è necessario apportare ipotesi in base a tre livelli logici:
- Ipotesi sulle relazioni tra i principali disturbi psicologici e il contesto ambientale in cui il soggetto è inserito. Quest’ultimo è infatti in grado di scatenare o influenzare l’insorgenza, la frequenza e l’intensità, così come il perpetuarsi del problema.
- Ipotesi eziopatogenetica: è necessario risalire ai meccanismi sottostanti il processo di sviluppo delle problematiche insorte.
- Ipotesi su strategie d’intervento: devono essere appropriate e focalizzate sulla persona.
La valutazione comprende tre fasi fondamentali:
- Il colloquio: dove si indagano le motivazioni che portano la persona a chiedere aiuto. Si approfondisce lo stato attuale del paziente, così come la sua storia personale e il contesto relazionale.
- Somministrazione di test: si procede con la somministrazione di test di screening e test specifici selezionati in base alla problematica in oggetto.
- Restituzione: una volta concluse le prime due fasi, il clinico contatta il soggetto per la restituzione. Essa consiste nella comunicazione dell’ipotesi diagnostica e nella presa di decisioni su come procedere per l’eventuale intervento psicoterapeutico.
Questo processo tuttavia non ha il fine di apportare una diagnosi, bensì quello di comprendere il funzionamento globale della persona per poter migliorare la qualità di vita e scegliere l’intervento più efficace.
Tra i principali strumenti che lo psicologo può impiegare per effettuare un corretto assessment psicologico, vi è la Cognitive Behavioural Assessment 2.0 (CBA). La CBA è una batteria a vasto spettro utile per la pratica clinica. Essa ha molteplici scopi, tra i quali: la definizione di un assessment iniziale sul quale formulare strategie d’intervento; il rilevamento di problematiche e aree disfunzionali; fornisce un quadro dettagliato in merito ad alcuni costrutti psicologici, come ansia, depressione e compulsioni, e pone ipotesi su relazioni disfunzionali; valuta possibili variabili predisponenti a disturbi psicopatologici.
La CBA è strutturata in 10 schede, ciascuna delle quali indaga un dominio specifico. Vengono approfonditi i seguenti domini: storia perdonale e caratteristiche autobiografiche; ansia di stato e di tratto; dimensioni di personalità; depressione; stress e disturbi psicofisiologici; paure, ossessioni e compulsioni. Questo strumento, fornito dalla Giunti Psychimetrics, è estremamente utile per lo Psicologo nella valutazione iniziale del caso e per valutare aree disfunzionali.
Bibliografia
Bertolotti, G., Zotti, A. M., Michielin, P., Vidotto, G., & Sanavio, E. (1990). A computerized approach to cognitive behavioural assessment: an introduction to CBA-2.0 primary scales. Journal of behavior therapy and experimental psychiatry, 21(1), 21-27.
https://www.giuntipsy.it/catalogo/test/cba
Dott. Davide Bertelloni
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