
COVID-19 E DISTURBI PSICOPATOLOGICI: in che modo il coronavirus è associato all’aumento di ansia, depressione e stress
Dopo lo scoppio dell’epidemia di COVID-19 in Cina, la diffusione del coronavirus è divenuta in poco tempo una vera e propria minaccia di livello mondiale. L’attenzione mediatica si è principalmente focalizzata sui sintomi fisici che tale virus impone, che sono: febbre, brividi, tosse, mal di gola, mialgia, nausea, vomito e diarrea. In aggiunta, in casi più estremi, si possono riscontrare insufficienza cardiaca e respiratoria, sindrome respiratoria acuta e persino la morte. Tuttavia, è necessario sottolineare che, oltre ai sintomi fisiologici, il COVID-19 può avere gravi effetti anche sulla salute mentale.
Il lockdown, le disposizioni sanitarie e le informazioni diffuse dai mass media, hanno causato un aumento della percezione di vulnerabilità alla malattia, nonché del senso di impotenza ed una maggior paura di ammalarsi. Oltre a questo, sono aumentati vertiginosamente disturbi psicologici come ansia, depressione e stress, sia tra gli operatori sanitari che nella popolazione generale e clinica.
A riprova di quanto discusso, uno studio di Brooks et al. (2020) ha dimostrato che persone tenute in isolamento e/o quarantena sperimentano significativi livelli di ansia, rabbia, confusione e stress. Inoltre, molteplici lavori che hanno indagato la presenza di disturbi psicologici durante la pandemia COVID-19 hanno osservato un aumento di sintomi come: traumi mentali, depressione, stress, sbalzi d’umore e irritabilità, insonnia, disturbo da stress post-traumatico e rabbia. È inoltre importante definire come la costante esposizione ai media può causare angoscia.
Tra i disturbi psicopatologici più colpiti, secondo quanto riportato in una recente metanalisi di Salari et al. (2020), vi sono i disturbi d’ansia, la depressione e lo stress. Ma quali sono le principali variabili che entrano in gioco nell’aumentare la probabilità d’insorgenza di tali disturbi?
- Alterazione del ciclo sonno-veglia
- Alterazione della concentrazione
- Alterazione nella nutrizione e corretta alimentazione
- Problemi economici
- Impatto dei social media
- Presenza di persone in famiglia con disturbi psicopatologici (come ipocondria, ansia, …)
- Quarantena forzata
- Cambiamento delle proprie abitudini di vita
- Possesso o meno di efficaci strategie di coping
- Presenza di limitazioni fisiche o malattie croniche
- Difficoltà di adattamento
- Pregressi disturbi psicopatologici come ansia, depressione, …
- Capacità di adattamento
- Locus of control del soggetto
- Mancanza di conoscenza delle malattie infettive
- Mancanza di metodi di valutazione della salute mentale e di autovalutazione specifici per il COVID-19
Ad oggi gli studi che dimostrano l’efficacia di interventi che si sono rivelati efficaci nella gestione e cura di sintomi psicologici correlati al COVID-19 sono decisamente ancora scarsi. Tuttavia, una volta individuate le variabili interagenti, è possibile intervenire per mezzo di protocolli di prevenzione. Per esempio, un primo approccio deve necessariamente puntare alla diffusione di informazioni dettagliate ed efficaci in merito a malattie infettive e alla loro trasmissibilità. Così come risulta necessario il potenziamento di strategie di coping più efficienti ed una percezione del rischio non limitante. A questi inoltre dovrebbe essere affiancata un’efficiente assistenza politico-sociale, con aiuti economici e sanitari alle persone più bisognose.
In conclusione, risulta necessario intervenire tempestivamente in quei casi in cui sintomi come ansia, depressione e stress siano già presenti. Ma è fondamentale progettare protocolli efficaci per popolazioni a rischio e non, per una prevenzione e diffusione dei disturbi psicopatologici.
Bibliografia:
- Brooks, S. K., Webster, R. K., Smith, L. E., Woodland, L., Wessely, S., Greenberg, N., & Rubin, G. J. (2020). The psychological impact of quarantine and how to reduce it: rapid review of the evidence. The Lancet.
- Neria, Y., & Sullivan, G. M. (2011). Understanding the mental health effects of indirect exposure to mass trauma through the media. Jama, 306(12), 1374-1375.
- Rubin, G. J., & Wessely, S. (2020). The psychological effects of quarantining a city. Bmj, 368.
- Salari, N., Hosseinian-Far, A., Jalali, R., Vaisi-Raygani, A., Rasoulpoor, S., Mohammadi, M., … & Khaledi-Paveh, B. (2020). Prevalence of stress, anxiety, depression among the general population during the COVID-19 pandemic: a systematic review and meta-analysis. Globalization and health, 16(1), 1-11.
- Wang, Y., Xu, B., Zhao, G., Cao, R., He, X., & Fu, S. (2011). Is quarantine related to immediate negative psychological consequences during the 2009 H1N1 epidemic?. General hospital psychiatry, 33(1), 75-77.
Dott. Davide Bertelloni
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