
Disturbi d’ansia: Ansia sociale
Il disturbo da ansia sociale è caratterizzato da intensa ansia o paura in situazioni sociali nelle quali i soggetti possono ricevere giudizi da altri. Questo può accadere in svariati contesti tra i quali: telefonare davanti ad altre persone, mangiare o bere in locali pubblici, prendere la parola o svolgere attività di fronte ad un pubblico, entrare in una stanza quando tutti sono già seduti, parlare ad un convegno o sostenere un esame, esprimere disaccordo a persone poco conosciute, tentare di conoscere qualcuno,…
In questi contesti l’individuo teme che il modo con cui agirà o la modalità di presentazione dei propri sintomi lo porteranno ad essere valutato negativamente dagli altri. Per questi motivi le situazioni sociali provocano spesso ansia o paura, ed il soggetto tenta di evitarle.
Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali (DSM-5) i sintomi di questo disturbo devono durare per una tempistica di almeno 6 mesi, comportando problematiche a più livelli: sociale, familiare e lavorativo.
Prevalenza
Il disturbo da ansia sociale è presente nel 7% della popolazione USA, mentre in Europra nel 2,3% della popolazione. Si riscontra inoltre una differenza di genere, più elevata nelle femmine rispetto ai maschi. Tuttavia, queste differenze si osservano principalmente in adolescenza e nei giovani adulti.
Caratteristiche del disturbo
I soggetti con ansia sociale possono mostrare inadeguata assertività o eccessiva sottomissione. Possono tendere a controllare la conversazione, a evitare il contatto oculare e a tenere una postura rigida. Spesso sono timidi e inadeguati, poco inclini alle conversazioni. Inoltre, è frequente che facciano uso di sostanze o alcool, utili per attenuare l’ansia.
Tale disturbo fa il suo esordio tra gli 8 e i 15 anni e può essere innescato da una situazione stressante o un’esperienza disfunzionale (esempio: vittime di bullismo). Circa il 30% degli individui con ansia sociale sperimentano remissione dei sintomi entro un anno dall’esordio, e circa il 50% entro pochi anni. Di contro, in soggetti che non ricevono un trattamento specifico, circa il 60%, si osserva un decorso più lungo.
Comorbidità
Il disturbo d’ansia sociale è spesso associato a svariati altri disturbi come: disturbi d’ansia, depressione maggiore, disturbo da abuso di sostanze, disturbi di personalità.
Trattamento
Per il disturbo da ansia sociale è necessario un approccio multidisciplinare e multifattoriale. Si richiede psico-educazione e terapia cognitivo-comportamentale. Oltre alla condizione indotta dalla socialità, è necessario intervenire sulle disfunzioni associate al disturbo come l’abuso di sostanze, abuso di alcool, condotte autolesive e depressione. L’intervento quindi dovrà essere a 360 gradi, per mezzo della costruzione di un percorso personalizzato e specifico per ciascun soggetto.
Bibliografia
American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.
Liliana Dell’Osso,Antonio Vita,Armida Mucci (2018). Manuale di clinica e riabilitazione psichiatrica. Dalle conoscenze teoriche alla pratica dei servizi di salute mentale. Vol. 1: Psichiatria clinica. Giovanni Fioriti Editore. EAN: 9788898991792
Dott. Davide Bertelloni
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