
Disturbo da alimentazione incontrollata: diagnosi, cause e trattamento
Il Disturbo da alimentazione incontrollata è caratterizzato da ricorrenti abbuffate (almeno una alla settimana per 3 mesi), le quali sono determinate dall’assunzione di grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, accompagnate dalla sensazione di perdere il controllo durante l’episodio. Questi episodi di abbuffate sono determinati da almeno tre o più tra:
- mangiare velocemente
- mangiare fino a sentirsi pieno con una sensazione di disagio
- mangiare grandi quantità di cibo quando non si ha fame fisica
- mangiare da soli perché ci si sente imbarazzati da quanto si sta mangiando
- sentirsi disgustati di sé stessi, depressi o con sensi di colpa
In questi soggetti si riscontra inoltre una marcata angoscia. È inoltre da sottolineare che nel disturbo da alimentazione incontrollata non sono previste condotte compensatorie come vomito autoindotto, uso di lassativi e digiuno. Se questi ultimi fossero presenti di tratterebbe di Anoressia Nervosa o Bulimia Nervosa.
Caratteristiche del disturbo
I soggetti con Disturbo da alimentazione incontrollata hanno il peso nella norma oppure sono sovrappeso o obesi. Tuttavia, questo disturbo è diverso dall’obesità, questi ultimi infatti non mettono in atto abbuffate. Inoltre, soggetti obesi con disturbo da alimentazione incontrollata, rispetto a soggetti obesi senza il disturbo, mostrano maggiori compromissioni funzionali, qualità di vita inferiore ed elevate comorbidità psichiatriche. Tale disturbo ha solitamente insorgenza in adolescenti o individui giovani adulti, e spesso comporta complicanze mediche come:
- Diabete mellito tipo 2
- Ipertensione
- Ipercolesterolemia
- Sindrome metabolica
È da sottolineare la disfunzionalità che questo disturbo comporta a livello sociale. Esso infatti determina:
- Problemi nel seguire le regole sociali
- Riduzione della qualità e soddisfazione della propria vita
- Incremento di morbilità e mortalità medica
- Maggiori richieste di assistenza sanitaria
Comorbidità
In aggiunta, il disturbo da alimentazione incontrollata spesso si trova in comorbidità con altri disturbi. Tra i più frequenti vi sono:
- Disturbi bipolari
- Disturbi depressivi
- Disturbi d’ansia
- Disturbo da uso di sostanze
La comorbidità con disturbi psichiatrici è associata inoltre ad una gravità del disturbo da alimentazione incontrollata più marcata.
Trattamento
Il trattamento di questo disturbo verte su interventi principalmente di tipo psicoterapico e psicoeducativo. L’impiego di farmaci può essere effettuato se vi sono comorbidità con altre problematiche, ed in base alla sintomatologia presentata.
Bibliografia
American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.
Liliana Dell’Osso,Antonio Vita,Armida Mucci (2018). Manuale di clinica e riabilitazione psichiatrica. Dalle conoscenze teoriche alla pratica dei servizi di salute mentale. Vol. 1: Psichiatria clinica. Giovanni Fioriti Editore. EAN: 9788898991792
Dott. Davide Bertelloni
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