
Disturbo da depressione persistente (Distimia): diagnosi, cause e trattamento
Il disturbo da depressione persistente, conosciuto anche come Distimia, è caratterizzato dalla presenza di umore depresso presente per la maggior parte della giornata, per più giorni. Questi soggetti mostrano inoltre almeno due tra: poco o eccessivo appetito; insonnia o ipersonnia; scarse energie o fatica; bassa autostima; limitata concentrazione o difficoltà a prendere decisioni; sentimenti di disperazione. I sintomi riportati persistono per almeno due anni (1 anno per i bambini) senza periodi maggiori di 2 mesi in cui vi è asintomaticità.
È da sottolineare che, qualora si riscontrassero episodi ipomaniacali o maniacali, non si tratterebbe di distimia ma la diagnosi rientrerebbe nella sezione dei disturbi bipolari. Tra i criteri principali definiti dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) per il disturbo distimico vi è la pervasività del disturbo, o meglio si richiede che i sintomi comportino disfunzionalità a livello sociale, familiare e lavorativo.
Caratteristiche del disturbo
La distimia ha spesso un esordio precoce, intorno ai 21 anni, ed insidioso. Il decorso è cronico. Solitamente l’insorgenza dei sintomi in età adolescenziale comporta una maggior probabilità di comorbidità con disturbi della personalità e abuso di sostanze.
L’eziologia del disturbo è multifattoriale. Questi soggetti mostrano infatti tratti temperamentali con livelli elevati di neuroticismo (affettività negativa), eccessiva ansia e disturbi della condotta. Parallelamente, contesti familiari con perdita o separazione dalle figure di riferimento, possono rivelarsi fattori scatenanti per lo sviluppo di un disturbo distimico. È stata inoltre osservata una predisposizione genetica. Parenti di primo grado con disturbo depressivo persistente comportano una percentuale maggiore di sviluppare lo stesso disturbo rispetto a soggetti con parenti di primo grado privi di questo disturbo.
Trattamento
La Distimia deve essere trattata tramite un approccio multifattoriale e multidisciplinare. È necessario quindi approfondire la storia del paziente, la familiarità e le strutture cognitive del paziente. Successivamente si costruirà un progetto individualizzato e personalizzato che includa al suo interno: supporto farmacologico, psicoeducazione e psicoterapia.
Bibliografia
American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.
Liliana Dell’Osso,Antonio Vita,Armida Mucci (2018). Manuale di clinica e riabilitazione psichiatrica. Dalle conoscenze teoriche alla pratica dei servizi di salute mentale. Vol. 1: Psichiatria clinica. Giovanni Fioriti Editore. EAN: 9788898991792
Dott. Davide Bertelloni
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