
La perdita di mielina alla base dell’invecchiamento cerebrale
Negli ultimi anni sono state avanzate molteplici teorie alla base dell’invecchiamento cerebrale, tuttavia lo studio in questa direzione ha bisogno di ulteriori approfondimenti. Un recente lavoro coordinato dal professor Arthur Butt dell’Università di Portsmouth con le Università di Padova, Dusseldorf e Statale di Milano, ha scoperto che la mielina e il recettore Gpr17 sono alla base di questo processo.
La mielina, o materia bianca, è prodotta da cellule specializzate dette oligodendrociti e ricopre gli assoni dei neuroni. Gli assoni sono delle diramazioni del corpo cellulare che consentono di trasmettere il segnale elettrico tra due neuroni, in questo modo la mielina funge da isolante facilitando la trasmissione di informazioni tra essi. La mancanza o riduzione della mielina ha effetti devastanti sulle funzionalità del nostro cervello. Non è un caso che molteplici malattie neurodegenerative, tra cui alcuni tipi di demenza, sono caratterizzati da demielinizzazione.
Nello studio sopra citato è stato comparato il cervello di topi giovani con topi anziani, in modo da poter determinare i meccanismi e i processi alterati. È stato notato che il calo degli oligodendrociti nel cervello anziano è determinato dalla perdita di cellule staminali dette Oligodendrociti Precursori (fondamentali per il ripopolamento degli oligodendrociti e della mielina). Inoltre, un’attenzione particolare è stata posta alla genetica. Questo ha permesso di identificare il gene Gpr17 come gene principalmente alterato nel cervello della popolazione dei topi anziani. Coerentemente, la minor trascrizione del gene Gpr17 riduce la capacità degli Oligodendrociti Precursori di ripristinare la materia bianca persa.
Per questi motivi, alla base della perdita di materia grigia osservata durante l’invecchiamento cerebrale, vi è una riduzione della mielina e quindi della sostanza bianca. Le cause della riduzione della mielina ad oggi risultano ancora ignote. A loro volta una riduzione della sostanza grigia e della sostanza bianca sono alla base di alterazioni funzionali, tipiche nei soggetti anziani.
Dott. Davide Bertelloni
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